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L’infusione di Nitroprussiato di sodio riduce in modo rapido i sintomi della schizofrenia


Le infusioni di Nitroprussiato di sodio producono un rapido miglioramento dei sintomi nei pazienti con schizofrenia.

E’ stato condotto uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, nel periodo 2007-2009, che ha valutato l'efficacia e la sicurezza di una singola somministrazione endovenosa di Nitroprussiato di sodio ( 0.5 mcg/kg/min per 4 ore ).

Venti pazienti di età compresa tra 19 e 40 anni, con diagnosi di malattia entro 5 anni e che stavano assumendo antipsicotici, hanno ricevuto l'infusione di Nitroprussiato di sodio oppure quella con placebo.

Il periodo osservazionale è stato di 4 settimane.

La diagnosi di schizofrenia è stata effettuata sulla base dei criteri del DSM-IV, e sono state utilizzate le scale BPRS-18 ( 18-item Brief Psychiatric Rating Scale ) e la sottoscala negativa della scala PANSS ( Positive and Negative Syndrome Scale ) per determinare la gravità dei sintomi.

I risultati hanno indicato un effetto rapido e significativo del Nitroprussiato di sodio verso placebo alla scala BPRS-18 ( P inferiore a 0.001 ).
La differenza nella riduzione dei sintomi era già evidente dalla seconda ora dopo l’infusione, e si è mantenuta per la durata del periodo di osservazione di 4 settimane.

Entro 48 ore dopo l'infusione, i singoli punteggi alla scala BPRS-18 sono risultati ridotti nella maggior parte dei pazienti sottoposti a trattamento attivo, ma non in quelli assegnati a placebo.

Sono state riscontrate differenze statisticamente significative nella riduzione dei sintomi per tutte le sottoscale di BPRS-18 tra i due gruppi di trattamento.

Non ci sono state differenze significative negli eventi avversi tra i due gruppi.

I meccanismi alla base della efficacia del Nitroprussiato di sodio nel ridurre i sintomi psicotici non sono ben chiariti. E’ stato ipotizzato che il farmaco possa migliorare la funzione del recettore NMDA ( N-metil-D-aspartato ), che si ritiene essere disfunzionale nei pazienti con schizofrenia.

Questi risultati sono importanti dato che i farmaci attualmente disponibili sono spesso inefficaci nel trattamento di un episodio psicotico acuto, e spesso sono associati a significativi eventi avversi. ( Xagena2013 )

Fonte: JAMA Psychiatry, 2013

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