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Depressione maggiore nei bambini e negli adolescenti: gli antidepressivi SSRI-SNRI sono sicuri?


L’Expert Working Group del CSM ( Committee on Safety of Medicines ) inglese ha completato la revisione riguardante la sicurezza e l’efficacia degli antidepressivi della classe SSRI ( inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ) e della classe SNRI ( inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina ) nel trattamento dei disturbi depressivi maggiori in età pediatrica.

Sulla base dei dati disponibili il CSM ha giudicato non favorevole l’utilizzo della Sertralina, del Citalopram e dell’Escitalopram, mentre la Fluvoxamina è risultata non valutabile.
Solo la Fluoxetina ( Prozac ) ha dimostrato in studi clinici di avere un rapporto rischio/beneficio favorevole per il trattamento dei disturbi depressivi maggiori nei soggetti di età inferiore ai 18 anni.

La Paroxetina, la Venlafaxina, la Sertralina, il Citalopram e l’Escitalopram sono controindicati nei bambini e negli adolescenti con depressione maggiore.
I pazienti in trattamento con questi farmaci, che presentano una buona risposta, dovrebbero completare il ciclo di trattamento.

La terapia con farmaci SSRI-SNRI non dovrebbe essere interrotta bruscamente.
E’ consigliata una riduzione graduale del dosaggio, soprattutto per la Venlafaxina e per la Paroxetina. ( Xagena2004 )


Fonte: MHRA


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