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Inquinamento atmosferico correlato al traffico, particolato e autismo


L'autismo è un disturbo eterogeneo e fattori genetici e ambientali possono probabilmente contribuire alla sua origine.
L’esame di inquinanti pericolosi ha indicato l'importanza delle sostanze tossiche dell'aria nell'eziologia dell'autismo, anche se ancora poche ricerche hanno esaminato l'associazione con i livelli locali di inquinamento atmosferico.

È stata esaminata la relazione tra inquinamento atmosferico legato al traffico, qualità dell'aria e autismo.

Uno studio caso-controllo basato sulla popolazione ha incluso i dati ottenuti da bambini con autismo e bambini di controllo con sviluppo normale, arruolati nello studio Childhood Autism Risks from Genetics and the Environment in California.

Hanno preso parte allo studio caso-controllo 279 bambini con autismo e un totale di 245 bambini di controllo con normale sviluppo.

I bambini con autismo hanno avuto una maggiore probabilità di vivere in abitazioni con il più alto quartile di esposizione all'inquinamento atmosferico correlato al traffico durante la gestazione ( odds ratio aggiustato, aOR=1.98 ) e durante il primo anno di vita ( aOR=3.10 ), rispetto ai bambini di controllo.

Anche le misure di esposizione regionali a biossido di azoto e particolato inferiore a 2.5 e 10 micron di diametro ( PM2.5 e PM10 ) sono state associate con l'autismo durante la gestazione ( esposizione al biossido di azoto: aOR=1.81; esposizione a PM2.5: aOR=2.08; esposizione a PM10: aOR=2.17 ) e durante il primo anno di vita ( esposizione al biossido di azoto: aOR=2.06; esposizione al PM2.5: aOR=2.12; esposizione a PM10: aOR=2.14 ).

In conclusione, l'esposizione all'inquinamento atmosferico correlato al traffico, a biossido di azoto, a PM2.5 e PM10 durante la gravidanza e nel primo anno di vita era associata con l'autismo. ( Xagena2013 )

Volk HE et al, JAMA Psychiatry 2013; 70: 209-217

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